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September 09, 2010

Sulla semplicità

Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non più semplice.

Albert Einstein

Ho letto un interessante post di Don Norman sulla sopravvalutazione della semplicità.

Mi sembra molto controcorrente, dato che, negli ultimi tempi, sono tutti fan della semplicità a tutti i costi.

In sintesi, il discorso è: la gente non vuole le cose semplici; non è disposta a spendere di più per una lavatrice che ha un solo pulsante, dato che è tutto automatico, piuttosto che una che ha mille manopole e pulsanti. L’impressione è che quella che ha un solo pulsante valga meno di quella complicata. Penso che questo sia vero, anche se paradossale.

Un esempio molto italiano è il cambio automatico: gli Italiani non vogliono il cambio automatico, nonostante la totale inutilità del cambio manuale. La cosa semplice, il cambio automatico, non è cool. Per un Italiano, guidare un’auto col cambio automatico è poco virile. Senza cambio non ci si diverte. Etc…

Penso che l’errore sia generalizzare questo concetto. È vero che ci sono molti casi in cui le persone non vogliono le cose semplici, ma preferiscono quelle complicate: questo non significa che sia vero in qualunque contesto.

Ci sono oggetti di grande successo che hanno introdotto una notevole semplificazione; l’iPhone è il caso più eclatante. Paragonato a un Blackberry, penso sia evidente qual è l’oggetto più semplice.

iphone bb

Ma, in questo caso, l’oggetto più semplice è anche quello di maggior successo.

Porto un esempio personale: qualche tempo fa ho avuto la necessità di rippare dei dvd. Ad una prima ricerca ho trovato un software chiamato Handbrake. Installato e aperto, questa è la finestra che si propone:

handbrake_image

Non che sia impossibile comprendere il funzionamento, ma io dovevo solo rippare un dvd.

Successivamente ho scoperto Rip-it:

ripit

Un pulsante che fa quello che chiedo, senza configurazioni o settaggi particolari.La mia scelta è ricaduta su Rip-it. In ogni caso, sono sicuro che ci sono persone che preferiscono Handbrake, dato che è più configurabile e ti dà il potere di fare qualunque cosa. È una questione di approccio.

Semplificando molto, esistono due grandi tipologie di utenti:

Tipo 1: voglio l’oggetto che mi elevi di status, quindi voglio la lavatrice supercomplicata e costosissima, che lasci a me il controllo. Voglio il cambio manuale, perché sono io che decido, non una stupida auto.

Tipo 2: voglio l’oggetto che mi dia meno da pensare, che anche un demente potrebbe usare con profitto, quindi voglio il cambio automatico, voglio rip-it, e così via.

Probabilmente, statisticamente, prevalgono gli utenti di tipo 1, almeno da quando risulta dall’articolo di Don Norman.

In ogni caso, un oggetto come l’iPhone accontenta entrambe le tipologie di utenti, essendo più semplice e più figo degli altri telefoni.

La verità è che è difficile fare le cose più semplici e più funzionali allo stesso tempo, per cui ci si ritrova ad accontentare soltanto una delle tipologie di utenti.

Comunque sia, la semplicità non deve essere a scapito della funzionalità. Tutti sono capaci di semplificare eliminando funzionalità: la sfida è semplificare lasciando le funzionalità inalterate, o, addirittura, aumentandole.